E il mio viaggio continua...
- Gabriele D'Alonzo

- 28 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Il mio viaggio, appena concluso nel sud della Francia, è stato molto più di una semplice esperienza: è stato un pellegrinaggio dell’anima, un cammino interiore sulle orme di Van Gogh, immerso nei colori vivi e struggenti della Provenza, tra Arles e Apt, là dove la luce sembra sussurrare alle emozioni più profonde.
Arles mi ha accolto con le sue pietre antiche e il vento che parla di arte e solitudine. Camminare nei luoghi in cui Van Gogh ha posato il suo sguardo è stato come toccare il confine tra il tormento e la bellezza, tra il fuoco dell’ispirazione e il silenzio della contemplazione. Ogni scorcio – un campo di girasoli che vibra sotto il sole, una terrazza di caffè che ancora respira la notte stellata – ha risvegliato una nostalgia che non sapevo di portare con me.
E poi Apt. Lì, il cuore ha trovato il suo momento più puro.
Il concerto di pianoforte, tenutosi nella cappella ufficiale del Conservatorio de la Musique, è stato un istante sospeso. Le note hanno riempito lo spazio sacro con la grazia dell’invisibile.
È difficile spiegare quanto profondamente la musica riesca a entrare in te quando sei già permeato di emozione, di arte, di silenzio interiore. In quel luogo raccolto, la bellezza si è fatta presenza, si è fatta respiro.
Con infinita gratitudine rivolgo il mio pensiero alla docente Diana B. per l’invito, per la sua sensibilità, e per aver reso possibile questo momento così intimo e vibrante.
Questo viaggio non termina oggi...
Alcuni scatti del mio tour
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